Comodo, solido, essenziale. Perfetta sintesi tra ingegno progettuale ed eccellenza costruttiva. Da sempre, il gozzo è il simbolo del nostro mare. Un’imbarcazione versatile, ideale per la pesca e per chi ama navigare a ritmo lento e compassato tra le onde del mare.
Ogni città italiana ha il proprio gozzo caratteristico. Nel corso dei secoli, i maestri d’ascia ne hanno definito forme e dettagli in base alla cultura locale, alle tecniche artigiane e alle caratteristiche dei mari. Dalla Liguria alla Campania, dalla Toscana alla nostra Puglia, nel Belpaese non esiste porticciolo che non abbia decine di queste piccole e colorate imbarcazioni all’ancora. Esistono gozzi a vela, a remi o a motore. Rigorosamente in legno, come vuole la tradizione, o in vetroresina, secondo una recente rivoluzione che ne ha abbattuto i costi di produzione e manutenzione. Grazie a questa sua versatilità, il gozzo rimane una delle barche preferite dagli italiani. Sempre più armatori, infatti, scelgo nodi acquistarne uno e di restaurarlo, per donare una nuova e meravigliosa vita a questi capo lavori di maestria artigiana.
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Nei prossimi giorni, un antico gozzo in legno tornerà a navigare in mare dopo l’intervento di restauro integrale eseguito nel nostro centro nautico. Un’imbarcazione realizzata a regola d’arte dai maestri d’ascia della tradizione barese e che “dopo un mese e mezzo di lavoro” è pronta al varo. Questa è una mia sfida personale, un impegno costante nel mantenere viva la tradizione marinaresca di Molfetta – ha sottolineato Domenico Petruzzella, titolare di GEBA srl– Queste barche sono prodigi di tecnica artigiana, sono testimoni della storia, della cultura e dell’economia del nostro territorio. Il restauro è una delle attività principali del mondo Geba, lavoriamo secondo le tecniche della tradizione e utilizziamo i migliori prodotti sul mercato, gli stessi che consigliamo ai nostri clienti. Il recupero di questo gozzo è stato un lavoro impegnativo, ma il risultato finale è la migliore ricompensa a tutti i nostri sforzi”.
Il gozzo: struttura e restauro
Un restauro cominciato con lo svuotamento totale dello scafo e il successivo rafforzamento della chiglia e del fasciame. Nel gozzo, la chiglia corre da poppa a prua, entrambe ampiee solideper favorire le attività di bordo e per affrontare le onde in sicurezza. I passi successivi sono stati il calafataggio dei comenti, la cosidetta impermeabilizzazione degli spazi tra una tavola e l’altra del fasciame, e la resinatura dell’esterno. Successivamente, usando i prodotti della gamma Veneziani, abbiamo completato la parte esterna dello scafo.
L’interno è stato completamente rivoluzionato e trasformato per la navigazione da diporto. Generalmente, i gozzi da pesca sono completamente vuoti, eccezion fatta per il pagliolo, l’eventuale gavone del motore entrobordo e la “sella”, la mensola di legno rinforzato dove vengono poggiate le reti da pesca. “Alcuni gozzi hanno ancora il supporto per il verricello che veniva utilizzato dai pescatori per recuperare le reti – ha aggiunto Domenico Petruzzella – Proprio per mantenere viva la memoria e la storia di ogni gozzo, su questo abbiamo deciso di lasciare intatti i solchi fatti dalle reti sullo scafo. Sono i segni del tempo e del lavoro dei pescatori, un ricordo della vita passata di questo splendido gozzo pugliese”.
Per le navigazioni future, questo gozzo in legno potrà contare su gavoni di bordo ampi e spaziosi, un comodo prendisole e sedili laterali per i passeggeri. “Abbiamo razionalizzato gli spazi interni. Nel gavone di prua siamo riusciti a inserire :
- kit doccetta
- il serbatoio per il carburante
- due batterie
- il quadretto a sei interruttori
- l’ecoscandaglio
- lo stacca batterie
- lo stereo con gli altoparlanti.
Tutto questo senza rinunciare alla comodità di bordo e alla possibilità di intervento e manutenzione sul quadro elettrico”, ha spiegato Petruzzella. Oggi, sull’elegante scafo dai colori bianco, blu e marrone scuro, sono stati montati i fanali di navigazione in acciaio inox e una scaletta a cinque gradini, per agevolare il ritorno a bordo dopo una nuotata o un tuffo in acqua. Immancabili, poi, le dotazioni di sicurezza di bordo, con fischio di segnalazione e kit fuochi. Un restauro completo, che ci ha permesso di donare una nuova vita a questa antica barca da pesca. Da oggi, uno splendido gozzo per la navigazione da diporto.