L‘ancora universale non esiste. Le variabili in gioco sono molteplici, dal tipo di fondale al dislocamento della barca, dalle condizioni del mare alla distanza da ostacoli o altre imbarcazioni.
Nella scelta di un sistema di ancoraggio affidabile dobbiamo riservare un’attenzione particolare alla scelta di questo importante elemento.
Esistono molti tipi di ancore in commercio, che si addicono sia ai fondali che alla tipologia di barca. Una cosa molto importante è comunque il rapporto tra il peso di una ancora e la lunghezza della barca o stazza meglio ancora. I fornitori delle ancore di solito provvedono a dare le specifiche del prodotto, noi daremo delle indicazioni generali, ma di largo utilizzo.
Come scegliere il peso dell’ancora: Di solito si consiglia 1 chilo di peso di ancora per ogni metro di lunghezza della barca, fino ad arrivara ad un rapporto di 1,5 o 2 chili per metro se ancorate in acque esposte o ventose. Il peso della barca influisce diversamente e non in maniera proporzionale, dato che ad esempio un gommone, anche se leggero, ma alto sull’acqua, sarà esposto maggiormente ai venti
Le caratteristiche delle ancore
Nella scelta di un’ancora occorre valutare le
seguenti caratteristiche:
- Resistenza meccanica
- Resistenza alla corrosione
- Buona tenuta su diversi tipi di fondale
- Facilità di posizionamento e riposizionamento
- Facilità di estrazione dal fondo
- Facilità di stivaggio
Peso e Forma
È ormai dimostrato che il disegno di un’ancora prevale sulla sua massa, tuttavia quest’ultimo elemento gioca un ruolo fondamentale e va comunque tenuto in alta considerazione.
Lo sforzo delle aziende costruttrici, specialmente negli ultimi anni, si è rivolto soprattutto a massimizzare l’efficienza dell’ancora rispetto al suo peso creando nuove forme capaci di offrire grande resistenza e affidabilità e contemporaneamente offrire i vantaggi di maneggevolezza e facilità di stivaggio proprie di ancore piccole e leggere.
Il peso di un’ancora andrà dunque considerato in funzione del fondale su cui si naviga e del dislocamento della nostra barca.
Ancore di diverso disegno, sullo stesso fondale, richiedono pesi diversi.
I diversi tipi di ancore.
I l mercato offre numerose possibilità di scelta:
- Ancore ad ombrello: Le ancore ad ombrello sono spesso usate sui gommoni e sulle piccole e piccolissime imbarcazioni. Pur non avendo un elevato rapporto tenuta / peso, sono estremamente maneggevoli e performano decisamente bene su fondali rocciosi. I bracci possono essere ripiegati all’interno consentendo di riporla anche in gavoni di modeste dimensioni.
- Ancore ad aratro: Le ancore ad aratro tipo Bruce, Delta, Cqr, forniscono generalmente un ottima presa su qualsiasi tipo di fondale ma non essendo altrettanto gestibili quanto le ancore a marre piatte, sono difficilmente presenti su imbarcazioni di piccole dimensioni.
- Ancore a marre piatte: Le ancore a marre piatte con o senza stabilizzatori, tipo Danforth, Guardian o Fortress risultano essere le più performanti e versatili. Offrono un elevato rapporto tenuta / peso e un’ottima maneggevolezza ma non riescono per contro ad offrire una presa ottimale su fondali rocciosi.
In generale, avere a disposizione due diversi sistemi, con ancore di diversa forma aiuta ad assicurarsi il giusto grip in ogni occasione e su diversi tipi di fondale.
Ancore e Materiali
Grazie allo studio fatto sulle forme è ora possibile utilizzare materiali diversi dal ferro o dall’acciaio, materiali più leggeri e allo stesso tempo capaci di offrire alte garanzie di resistenza allo sforzo e alla corrosione. Uno su tutti l’alluminio anodizzato.
Per fare soltanto un esempio, un’ancora Fortress da 9,5 Kg. in lega di alluminio-magnesio, ai test è risultata essere altrettanto performante di una Bruce in acciaio da 38 Kg.
Come fare un Calumo: Per creare un calumo, ossia collegare l’ancora alla cima, teniamo lo stesso in considerazione dei rapporti. Di solito si esegue con ANCORA-CATENA-CIMA. La catena è importante, anche solo un piccolo tratto aiuta a far rimanere orizzontale il FUSO (la parte centrale) dell’ancora.
L’ancora a marre articolate:
Per ormeggi occasionali e una tenuta corretta su fondali con sabbia fine o melmosi. Essa necessita di una catena almeno 3 volte più lunga rispetto alla profondità dell’acqua sotto la barca; è poco costosa e facile da far passare attraverso il musone.
Punti deboli: non è adatta a tutti i fondali, non si impianta più sul fondale in caso di sganciamento e scivola facilmente scavando una scia se incontra correnti, maree o forti tensioni.
L’ancora a vomere tipo Delta:
Per ormeggio classico o d’urgenza. Ormeggiare a 6 volte la profondità dell’acqua sotto la barca. Le ancore a vomere non arano, ma sono state ideate per bloccarsi in fondi melmosi o sabbiosi. Può capitare (anche se di rado) che l’ancora si agganci ma, a causa della sua geometria, rifugga poi il punto di attracco se lo sforzo diventa meno rilevante.
L’ancora a ombrello:
E’ destinata a fondali ricoperti di alghe ed è l’ideale per ormeggiare imbarcazioni da pesca o tender. Facile da conservare.
L’ancora galleggiante:
Dispositivo che consente di stabilizzare un’imbarcazione reduce da sconvolgimenti causati da cattive condizioni climatiche o per rinforzare un ormeggio instabile.
Regole Particolari
Scelta della lunghezza della catena:
– per imbarcazioni più piccole, max 6m, sarebbe ideale dotare l’ancora di almeno 5m di catena;
– per imbarcazioni più lunghe fra 6 e 10 metri meglio almeno 10 metri.
Anche qui come per il peso dell’ancora è almeno 1 metro di catena per ogni metro di barca. Se non desiderate troppa catena a bordo, già con catene di 2 metri si ha un miglioramento dell’ancoraggio.
La scelta del diametro della cima di ancoraggio:
Sotto i 4 metri cima di 6-8mm
Dai 4-5 metri cima di 8-10mm
Dai 5-6 metri cima di 10-12mm
Dai 6-8 metri cima di 12-14mm
Dai 8-10 metri cima di 14-16mm
La scelta della lunghezza della cima per l’ancora:
Un buon ancoraggio con mare calmo necessita di un calumo ANCORA-CIMA-CATENA lungo almeno 3 volte il fondale, in condizioni di mare agitato si aumenterà ulteriormente la lunghezza.
- Imbarcazione sotto 4 metri di lunghezza22m -> catena (2m) e cima (20m)
- Imbarcazione fra 4 e 5 metri di lunghezza30m -> catena (5m) e cima (25m)
- Imbarcazione fra 5 e 8 metri di lunghezza40m -> catena (10m) e cima (30m)
- Imbarcazione fra 8 e 10 metri di lunghezza60m -> catena (20m) e cima (40m)
Cosa è il Grippiale?
Il grippiale è una cima collegata a quella parte dell’ancora che si chiama diamante,ossia la parte frontale, che ha un galleggiante in superficie. Questo è molto utile se l’ancora si incattivisce,ossia si blocca nell’ancoraggio, magari con le marre sotto una roccia. Tirando l’ancora dal grippiale, essa si libera facilmente.
Conclusioni
In conclusione, la scelta dell’ancora va effettuata in base a una serie di fattori che sono quelli precedentemente elencati tenendo conto dell’uso abituale che facciamo della nostra imbarcazione, del mare in cui navighiamo e non ultimo del budget che vogliamo riservare a questo acquisto.
Sebbene non consigliamo di risparmiare su questo elemento esistono oggi soluzioni economiche in alternativa a quelle proposte dai marchi più blasonati che possono essere tranquillamente adottate sulle imbarcazioni più piccole, per un uso sporadico o per utilizzo su mari abitualmente calmi o piccoli specchi d’acqua interni.
Per la nostra sicurezza e a protezione del nostro investimento, consigliamo inoltre di tenere a bordo un secondo sistema per ancoraggi di emergenza. Qualora il sistema principale sia danneggiato, quando ci troviamo in spazi ristretti o affollati, in aree dove la marea o il vento possono cambiare improvvisamente o dove sono presenti forti correnti, un secondo sistema di ancoraggio può tornarci molto utile.