La primavera si avvicina ed è ormai tempo di preparare la barca al ritorno in mare. Da qui alle prossime settimane, vi proporremo una serie di interventi di manutenzione necessari a garantire sicurezza, prestazioni e longevità alla propria barca. Consigli frutto della nostra decennale esperienza nella nautica da diporto e che potrete eseguire in assoluta libertà, per tornare a navigare dopo la pausa invernale e le limitazioni imposte dalla lotta al Covid-19.
La situazione non cambia che ci sia una barca a vela, a motore o un gommone ad aspettarvi in riva al mare: questo è il momento giusto per tornare a prendersi cura della nostra amata imbarcazione, grazie a pochi e semplici interventi di manutenzione e alla scelta dei prodotti migliori per la pulizia, la sicurezza e la cura del motore. Se a tutto questo aggiungerete passione e buona volontà, il ritorno in mare sarà più semplice e vicino che mai.
Oggi, vi presenteremo una prima lista di interventi di manutenzione da fare alla barca, dalla pulizia generale al controllo delle dotazioni di sicurezza di bordo, dal carenaggio a un rapido check del motore, per evitare contrattempi e spiacevoli disavventure in navigazione.
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LA PULIZIA DELLA BARCA
Dopo i mesi invernali,che sia rimasta in acqua o a secco poco importa, ci sarà bisogno di un’accurata pulizia della barca di tutti gli spazi, interni ed esterni. Se un’idropulitrice vi semplificherà il lavoro, ai più volenterosi basteranno un secchio, qualche straccio e un po’ di olio di gomito. Per ogni superficie della vostra barca c’è un detergente indicato per rimuovere le tracce lasciate dagli agenti atmosferici, dalla salsedine e da alghe e organismi marini: il teak, la vetroresina e la gomma vanno puliti con cura, ingrassati e rigenerati con i migliori prodotti presenti sul mercato, così come il legno e le cuscinerie, la sentina e i metalli di bordo.
Questi interventi vi aiuteranno a mantenere inalterate funzionalità ed estetica della barca, allungandone la vita e migliorandone il comfort. Il nostro consiglio è quello di aprire e pulire tutti i vani e i gavoni di bordo, controllando che la sentina sia asciutta, che le batterie siano cariche e che il wc sia funzionante e libero dal calcare.
LA MANUTENZIONE DELLO SCAFO
Una carena pulita vi aiuterà a risparmiare carburante e a migliorare le prestazioni in navigazione, oltre a garantirne la sicurezza e la protezione strutturale dagli attacchi esterni. Prima di procedere alla lucidatura e all’applicazione dell’antivegetativa, è necessario mettere la barca a secco e cominciare da un’accurata pulizia dello scafo, fondamentale per rimuovere le incrostazioni rimaste sullo scafo. Dopo il lavaggio con acqua dolce e detergente, è bene utilizzare uno sgrassatore per pulire completamente lo scafo e prepararsi alle fasi successive della manutenzione.
La lucidatura dello scafo senza danneggiare il gelcoat
La lucidatura è fondamentale per mantenere splendente lo scafo della vostra imbarcazione, liscio e al sicuro dagli attacchi degli agenti corrosivi e dalle infiltrazioni d’acqua. In questo, il gelcoat è il miglior alleato di ogni armatore. Questa resina a base epossidica o poliestere riveste l’intero scafo, ne garantisce l’impermeabilità e lo protegge dal rischio di osmosi, uno dei problemi più dannosi per tutti i tipi di imbarcazione. Urti, graffi e i raggi UV rappresentano una minaccia costante per questo prezioso rivestimento dello scafo, che necessita di essere tenuto sempre liscio e in perfette condizioni per svolgere al meglio il proprio compito.
Il primo passo è la levigatura dello scafo con carta abrasiva bagnata. Il consiglio dei nostri carpentieri è di procedere con passaggi a grana sempre più fine, riducendo al minimo la possibilità di danneggiare il gelcoat. Una volta terminata la carteggiatura dello scafo, si può procedere con la lucidatura. Potrete scegliere tra gli elettroutensili o i classici guanti da carrozziere. Nel primo caso, però, bisogna fare attenzione a modulare la pressione della levigatrice e a lavorare con una rotazione leggera, scegliendo la cuffia più adatta per evitare, anche in questo caso, di rovinare il gelcoat e di dover ricorrere ai professionisti di un cantiere navale per riparare il danno. Sul mercato c’è un’ampia offerta di polish di qualità, la pasta abrasiva con grana fine da applicare prima della cera, ultimo passaggio per rimuovere le tracce del polish stesso eper proteggere il gelcoat dai raggi UV. A questo punto, lo scafo della vostra barca sarà lucente come il primo giorno.
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Quale antivegetativa scegliere per proteggere lo scafo
L’opera viva ha bisogno di particolari attenzioni per resistere agli attacchi della vegetazione acquatica. Alghe e denti di cane proliferano sotto gli scafi delle nostre barche, con problemi non soltanto estetici, ma anche di sicurezza e prestazioni in navigazione. Il rischio, infatti, è che lentamente le alghe possano danneggiare lo scafo, penetrando nel gelcoat fino a insinuarsi tra le fibre della vetroresina o le vene del legno, rovinando anche la gomma di tender e gommoni.
Per questo motivo, tutto quello che resta sotto la linea di galleggiamento viene rivestito con un ulteriore strato di protezione: l’antivegetativa o antifouling, da applicare anche più volte l’anno. Una vernice protettiva estremamente dinamica, capace di seccarsi velocemente fuori dall’acqua.
È molto importante, quindi, applicare l’antivegetativa all’inizio di ogni stagione, a maggior ragione se la vostra barca è rimasta a secco.
La scelta principale è tra antivegetativa autolevigante e antivegetativa a matrice dura. Se la prima ha la caratteristica di consumarsi così da rinnovare continuamente la superficie esposta agli attacchi esterni, la seconda è più adatta a chi ama spingere la propria barca al massimo delle prestazioni, ma richiede un lavoro maggiore per rimuovere il vecchio strato di vernice. Dopo aver accuratamente lavato e sgrassato lo scafo, sarà necessario rimuovere l’antivegetativa della passata stagione. Nel caso in cui abbiate utilizzato una vernice autolevigante, basterà il getto dell’idropulitrice per rimuoverne ogni traccia. Per quelle a matrice dura, invece, sarà necessario rimuovere a mano le imperfezioni superficiali o l’intero strato, con una levigatrice orbitale, con un più rapido sverniciatore o con una sabbiatrice professionale.
Il risultato dovrà essere lo stesso: rimuovere l’antivegetativa senza danneggiare il gelcoat e gli strati inferiori. A questo punto, è necessario passare il primer e poi due mani dell’antivegetativa scelta, seguendo le indicazioni del produttore sul ciclo di verniciatura consigliato. L’antivegetativa è una vernice che si attiva al contatto con l’acqua, per questo è importante applicarla soltanto poche ore prima del varo della vostra barca.
LA MANUTENZIONE DEL MOTORE
A questo punto è il momento di passare alla manutenzione del motore della barca, ovviamente con i dovuti accorgimenti in base alla tipologia di imbarcazione. Alcuni interventi sono gli stessi per tutti i motori, fuoribordo, entrobordo ed entrofuoribordo. Questi ultimi richiedono qualche attenzione in più e la pazienza di lavorare negli spazi ristretti dei gavoni d’alloggio, ma con pochi soldi e qualche accortezza potrete garantire ai motori delle vostre barche prestazioni migliori e una navigazione senza sorprese. La nostra esperienza ci porta a suggerirvi di controllare e pulire periodicamente l’elica, di cambiare l’olio del piede del motore e di sostituire la girante della pompa dell’acqua di raffreddamento all’inizio di ogni stagione.
Per i motori entrobordo, poi, è importante cambiare l’olio, controllare la cinghia di distribuzione e sostituire i filtri dell’acqua, dell’aria e dell’olio.
In generale, il nostro consiglio è di farlo una volta l’anno o ad ogni 100 ore di utilizzo, per mantenere il motore sempre efficiente e performante, riducendo i consumi e gli imprevisti in mare.
LA MANUTENZIONE DELLA BARCA A VELA
Chi ama navigare a vela, sfruttando i venti e le forze degli elementi, sa che ad inizio stagione è necessario dare una rapida controllata all’albero, alle crocette e al sartiame, continuamente sottoposti alla pressione e alla corrosione degli agenti atmosferici. Armatevi di attrezzi e di una bomboletta di lubrificante, regolando le sartie e pulendo canalette e carrelli per agevolare il passaggio delle vele e delle cime di bordo, che avreste dovuto lavare e far asciugare prima del meritato riposo invernale. Se così non fosse, lavate tutte le cime con detersivo e ammorbidente, controllando che la struttura di calza e cordame non sia danneggiata. Cime d’ormeggio, scotte o drizze non importa, il controllo periodico è fondamentale per evitare l’usura e la perdita delle funzionalità delle fibre.
Per le vele, invece, dovrete rimuovere la salsedine con detergente e acqua dolce, avendo cura di farle asciugare bene prima di riporle nelle sacche. Di tanto in tanto è importante anche lubrificare i garrocci e controllare che sulla vela non siano presenti strappi o lacerazioni. A questo punto basterà controllare velocemente la tenuta del timone, di ancora e salpancora e del tender di bordo.
LE DOTAZIONI DI SICUREZZA
L’ultimo dei punti della nostra lista delle cose da fare prima di tornare a navigare, ma non di certo il meno importante, è il controllo delle dotazioni di bordo obbligatorie, che devono essere sempre in buono stato di conservazione, revisionate e soprattutto entro la data di scadenza. Le normative vigenti prevedono dotazioni di sicurezza diverse in base alla distanza di navigazione dalla costa: entro le 3 e le 6 miglia, entro le 12 e oltre le 50 miglia o senza alcun limite. Il kit di fuochi di segnalazione, il salvagente, la scialuppa di salvataggio e il salvagente anulare, l’immancabile ciambella rossa che accompagna da sempre le nostre uscite in mare, sono tutti accessori che vanno controllati e revisionati periodicamente, per garantire la sicurezza in navigazione e per non incorrere nelle pesanti sanzioni amministrative previste dalla legge.
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Nelle prossime settimane approfondiremo tutte le dotazioni di sicurezza obbligatorie a bordo nel 2021, la manutenzione degli impianti della barca a vela e a motore e i consigli per l’acquisto di accessori e strumenti di bordo, grazie all’esperienza e al nostro lavoro quotidiano al servizio della nautica da diporto.